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Bivacco Fanton
2016
Marmarole (BL)
12,5 mq
Sezione Cadorina del C.A.I. di Auronzo
Idea
Luca Pozzi, Daniele Marchetti, Stefano Cioncoloni, Giovanni Galli, Franco Santucci,
Architettura
Stefano Cioncoloni
L’idea Il concorso è stato bandito per progettare un bivacco alpino che si integri al particolare contesto ambientale e paesaggistico. L’area individuata per la ricostruzione del nuovo edificio è collocata sulle pendici meridionali del Cimon del Froppa, su un affioramento roccioso emergente dai ghiaioni sciolti che caratterizzano l’area. L'idea di progetto e la conformazione dell'edificio partono dal concetto che l'accampamento stesso debba integrarsi con l’affioramento roccioso su cui poggia divenendo un elemento radicato al luogo di origine. Il disegno del nuovo bivacco è l'ultimo passaggio di una logica evoluzione geometrica dello schema originale del riparo di montagna. Tale forma si è sviluppata progressivamente dal primo rifugio costruito in sito fino ad arrivare al più recente ma ormai dismesso dei fratelli Fanton. Il concetto geometrico da cui parte, infatti è quello dell’arco, della volta che copre e protegge. Valore architettonico La linea guida del progetto è quella della forma curva sinuosa ed organica di una cupola che unita al cilindro disegna un nuovo bivacco. Questo volume garantisce nel contempo un'altezza adeguata al comfort degli ospiti, ed un ingombro minimo. Il manufatto è costituito da un rivestimento in alluminio pre verniciato grigio chiaro. Questa sua pelle permette l'integrazione del corpo di fabbrica al territorio ed allo skyline rendendo però al tempo stesso visibile il rifugio durante i mesi invernali. La forma a “capsula” permette di ridurre notevolmente gli ingombri condensando tutti i servizi necessari in una superficie di 12,5 mq lordi. Il dimensionamento dell’edificio è stato pensato per l’utilizzo contemporaneo di 10 persone. Il rivestimento con lastre di alluminio lo rendono un oggetto di grande durabilità sia al tempo sia agli agenti atmosferici. La composizione dell'edificio è caratterizzata da serramenti con oscuranti interni integrati. Ciò consente di poter creare all'interno del bivacco le giuste condizioni di riposo per gli ospiti e di ridurre ulteriormente la dispersione di calore in prossimità delle bucature. Notevole importanza è stata data alla semplicità formale con la ripetizione degli elementi che compongono i manufatto. La scelta di utilizzare la modularità non è dettata solo dalle esigenze di composizione architettonica ma consente di semplificare la realizzazione dell’opera e riduce le operazioni di manutenzione ed i suoi costi. Dotazioni all’interno del bivacco Sono state previste le cuccette per 10 persone posizionate su letti a castello, un tavolo fisso ed uno ribaltabile che garantiscono la flessibilità nell'utilizzo dello spazio. Il mobilio sistemato agli angoli dei letti prevede l’alloggiamento per gli zaini, gli sci e racchette, una dispensa di emergenza, un kit di pronto soccorso, una tanica e una pentola per il riempimento dell’acqua. L'estintore, la telecamera e gli strumenti fissi di misurazione della temperatura, umidità e pressione si trovano ai lati della porta di ingresso. Le coperte a servizio delle cuccette sono posizionate sotto i due letti più bassi, insieme alle apparecchiature dell'impianto di accumulo. Tutte le dotazioni sia fisse sia impiantistiche non sono asportabili.