Il progetto si allinea alle direttrici degli edifici esistenti attorno al Giardino di Via Odazio. Il piano terra è concepito come una “piazza coperta” ove i percorsi esterni confluiscono. Il principio fondatore del progetto è quello di creare una sinergia dell’edificio con gli spazi circostanti. La connessione con il giardino si ottiene anche grazie alla scelta della trasparenza e allo studio dei flussi di distribuzione interna. Il layout segue le indicazioni del bando collocando l’area Forum in posizione centrale e connettendolo contemporaneamente alla piazza e all’area esterna di pertinenza. In diretta comunicazione con questa zona si trovano l’area LAB e LIB che possiedono comunque un proprio un accesso indipendente. La geometria dell’edificio garantisce una messa a sistema di tutte le zone funzionali. Nell’area di pertinenza all’aperto sono stati pensati spazi di sosta e di svago con ombrelloni, sedute, orti e arredi fissi per eventi all’aperto. Il piano primo collegato dal grande scalone, è tripartito, ed il suo corpo circolare è stato immaginato come uno spazio intimo ed accogliente dove la luce ha un grande ruolo. L’illuminazione zenitale infatti, conferisce una particolare suggestione agli spazi. La distribuzione delle funzioni interne segue il layout del piano terra facilitando la lettura e individuazione degli spazi per agevolare l’orientamento degli utenti. Le differenti geometrie dei due piani, risolvono la dicotomia compositiva nell’ equilibrio fra le due parti. La biblioteca è facilmente individuabile e riconoscibile grazie alla sua forma, ai giochi di luce e ombra e alla scelta dei materiali. Il cemento faccia a vista dei pannelli posti a rivestimento del primo piano è modellato con le sinuose scanalature della colonna dorica a cui fa cenno. La copertura è disegnata con una trama in cui i vuoti si alternano al tetto giardino. Le chiome degli alberi ad alto fusto, passanti attraverso l’edificio, disegnano uno scenario suggestivo e ricco caratterizzando gli spazi ed i prospetti.